26 gennaio 2012

Le conseguenze dei cambiamenti climatici: la morte delle barriere coralline


L’innalzamento del livello del mare renderà le onde anomale ancora più distruttive e minaccerà, purtroppo, anche le barriere coralline. Per poter sopravvivere a questa minaccia, i coralli dovrebbero accelerare la loro crescita. Il problema è che, non solo questo non è possibile, ma inoltre essi sono anche minacciati dall’inquinamento delle acque e dall’aumento delle temperature marine (dovuto al surriscaldamento globale). Dunque, oltre ad essere inquinati e degradati, sono anche soggetti al fenomeno dello sbiancamento (i coralli diventano bianchi e muoiono). Le barriere coralline, oltre ad essere uno spettacolo della natura, sono una fonte di cibo alla base della catena alimentare marina e sono, quindi, un elemento fondamentale per tutti gli abitanti dell’oceano. Sono gli ecosistemi marini più ricchi di biodiversità, ospitano, infatti, nove milioni di specie animali e vegetali. Purtroppo sono anche molto vulnerabili, per cui anche un minimo aumento di temperatura marina potrebbe costituire una minaccia. Inoltre, quando una barriera corallina si sbianca e muore, di conseguenza muoiono anche pesci, molluschi e altre specie. Lo sbiancamento avviene non appena la temperatura marina sale al di sopra del livello di tolleranza delle barriere coralline. Si prevede che entro la fine del secolo la maggior parte delle barriere coralline scomparirà.


Anche gli oceani sono fortemente minacciati sia dall’inquinamento delle acque, sia dall’aumento delle temperature, il che porta al cosiddetto fenomeno di acidificazione degli oceani. Con l’aumentare dell’anidride carbonica assorbita dai mari, gli oceani diventano sempre più acidi. 


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