14 dicembre 2011

Che caldo! Le temperature aumentano sempre più

Mentre in alcuni Paesi si stanno verificando piogge più violente e devastanti, come in Australia, Canada, Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Regno Unito, Norvegia, Sudafrica e Brasile nordorientale, in altre zone del mondo, come il Corno d’Africa e la Cina settentrionale, la terra sta diventando sempre più arida. Infatti, in Somalia, Etiopia, Kenya e Gibuti si sta attualmente assistendo alla peggiore siccità degli ultimi decenni, a carestie continue e al conseguente aumento dei prezzi alimentari.



Negli ultimi anni, i Tropici del Cancro e del Capricorno si sono estesi di 500 km a Nord e 500 km a Sud. Questa espansione della fascia tropicale causa un aumento delle ondate di calore, siccità, cicloni più intensi e, più in generale, essa causa un’estensione della fascia climatica tropicale. Dunque attualmente vi è un numero maggiore di Paesi colpiti dal tipico clima tropicale. Dagli anni '70, ondate di caldo come “El Niño” sono diventate più frequenti, intense e prolungate e in determinate regioni dell'Asia e dell'Africa sono aumentate notevolmente l’incidenza e l’intensità dei periodi di siccità. Si è visto che tra le estati più calde vi sono quelle del 2003 e del 2010.[1] L’Europa non ha mai sperimentato tali anomalie termiche estive negli ultimi cinquecento anni. In quella del 2003 l’Europa continentale ha patito temperature estreme, le quali hanno provocato disastrosi incendi boschivi in Spagna, Francia e Portogallo, causando, inoltre, un numero incredibile di vittime (soprattutto anziani). Nell’estate del 2010 vi fu un’ondata di caldo eccezionale nell’Europa orientale e in Russia, portando con sé incendi devastanti, causati dalla siccità estrema, i quali interessarono una superficie di 1 milione di ettari, provocando perdite di raccolti di circa il 25%. Il 2010 ha battuto ogni record in termini di aumento della temperatura media e di estensione territoriale dell’ondata di calore e la scarsità di piogge ha poi aggravato ancor più la situazione. 


Per giungere alla conclusione che le estati del 2003 e del 2010 hanno battuto vari record che duravano da 500 anni, i ricercatori hanno confrontato le temperature medie dal 1871 ad oggi, utilizzando metodi di osservazione basati sugli anelli degli alberi e sulle carote di ghiaccio. Da qui si può inoltre arrivare a dire che nell’ultimo decennio si stanno verificando estati sempre più calde. Secondo i ricercatori, entro la fine del secolo le ondate di caldo registrate nell’estate del 2003 potrebbero verificarsi ogni due anni.


[1] www.meteogiornale.it

Nessun commento:

Posta un commento